martedì 22 aprile 2014

BUONA PASQUA

Auguri di buona Pasqua a tutti.
Anche se in ritardo, ho avuto il pc in panne,  non posso fare a meno
di augurare BuonaPasqua di resurrezione a tutti.
Resurrezione significa alzarsi al di sopra delle contingenze umane 
e ritrovare la forza di andare avanti a testa alta e senza piangersi
addosso.
Voglio fare gli auguri di Pasqua con i versi di una donna
 che si riferisce alle donne:
 Alda Merini.

Sorridi donna, sorridi sempre alla vita anche se lei non ti sorride
Sorridi agli amori finiti, sorridi ai tuoi dolori sorridi comunque.
Il tuo sorriso sarà:luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti
Il tuo sorriso sarà:un bacio di mamma
un battito d'ali un raggio di sole per tutti.

Versi che escono dal cuore di una donna e che dicono la grandezza e la forza 
della donna.
Auguri alle donne e non solo. Auguri a tutti con gli auguri del Papa:

 

 e solo la tenerezza può farci comprendere il vero significato di "la Pasqua scomoda " 
di don Tonino Bello

Cari amici, come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi
 con le formule consumate del vocabolario di circostanza, vi arrivasse
 con una stretta di mano, con uno sguardo profondo, con un 
sorriso senza parole! 
Come vorrei togliervi dall’anima, quasi dall’imboccatura di un
 sepolcro, il macigno che ostruisce la vostra libertà, che non dà 
spiragli alla vostra letizia, che blocca la vostra pace! Posso dirvi però
 una parola. Sillabandola con lentezza per farvi capire di quanto 
amore intendo caricarla: “coraggio”!
 La Risurrezione di Gesù Cristo, nostro indistruttibile amore, 
è il paradigma dei nostri destini. La Risurrezione. Non la distruzione.
 Non la catastrofe. Non l’olocausto planetario. Non la fine.
 Non il precipitare nel nulla. Coraggio, fratelli che siete avviliti,
 stanchi, sottomessi ai potenti che abusano di voi. 
Coraggio, disoccupati. Coraggio, giovani senza prospettive, 
amici che la vita ha costretto ad accorciare sogni a lungo cullati.
 Coraggio, gente solitaria, turba dolente e senza volto. 
Coraggio, fratelli che il peccato ha intristito, che la debolezza 
ha infangato, che la povertà morale ha avvilito.
 Il Signore è Risorto proprio per dirvi che, di fronte a chi decide
 di “amare”, non c’è morte che tenga, non c’è tomba che
 chiuda, non c’è macigno sepolcrale che non rotoli via. 
Auguri. 
La luce e la speranza allarghino le feritoie della vostra prigione.

La Pasqua frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze,
 le malattie, i soprusi, e perfino la morte, dal versante giusto: 
quello del «terzo giorno». Da quel versante le croci sembreranno
 antenne, piazzate per farci udire la musica del cielo.
 Le sofferenze del mondo non saranno per noi i rantoli dell’agonia, 
ma i travagli del parto. E le stigmate, lasciate dai chiodi nelle
 nostre mani crocifisse, saranno le feritoie attraverso le quali 
scorgeremo fin d’ora le luci di un mondo nuovo. 
Pasqua, festa che ci riscatta dal nostro passato!
 Allora, Coraggio! Non temete! Non c’è scetticismo che possa 
attenuare l’esplosione dell’annuncio: “le cose vecchie sono passate: 
ecco ne sono nate nuove”.
 Cambiare è possibile. Per tutti. Non c’è tristezza antica che tenga.
 Non ci sono squame di vecchi fermenti che possano resistere all’urto
 della grazia…

La strada vi venga sempre dinanzi e il vento vi soffi alle spalle e la 
rugiada bagni sempre l’erba cui poggiate i passi. E il sorriso brilli 
sempre sul vostro volto. E il pianto che spunta sui vostri occhi sia solo 
pianto di felicità. E qualora dovesse trattarsi di lacrime di amarezza e 
di dolore, ci sia sempre qualcuno pronto ad asciugarvele. Il sole entri
 a brillare prepotentemente nella vostra casa, a portare tanta 
luce, tanta speranza e tanto calore. 
Don Tonino Bello 



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