Anche se in ritardo, ho avuto il pc in panne, non posso fare a meno
di augurare BuonaPasqua di resurrezione a tutti.
Resurrezione significa alzarsi al di sopra delle contingenze umane
e ritrovare la forza di andare avanti a testa alta e senza piangersi
addosso.
Voglio fare gli auguri di Pasqua con i versi di una donna
che si riferisce alle donne:
Alda Merini.
Sorridi donna, sorridi sempre alla vita anche se lei non ti sorride
Sorridi agli amori finiti, sorridi ai tuoi dolori sorridi comunque.
Il tuo sorriso sarà:luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti
Il tuo sorriso sarà:un bacio di mamma
un battito d'ali un raggio di sole per tutti.
Versi che escono dal cuore di una donna e che dicono la grandezza e la forza
della donna.
Auguri alle donne e non solo. Auguri a tutti con gli auguri del Papa:
e solo la tenerezza può farci comprendere il vero significato di "la Pasqua scomoda "
di don Tonino Bello
Cari amici, come vorrei che il mio augurio,
invece che giungervi
con le formule consumate del vocabolario di
circostanza, vi arrivasse
con una stretta di mano, con uno sguardo
profondo, con un
sorriso senza parole!
Come vorrei togliervi dall’anima,
quasi dall’imboccatura di un
sepolcro, il macigno che ostruisce la
vostra libertà, che non dà
spiragli alla vostra letizia, che blocca la
vostra pace! Posso dirvi però
una parola. Sillabandola con lentezza per
farvi capire di quanto
amore intendo caricarla: “coraggio”!
La
Risurrezione di Gesù Cristo, nostro indistruttibile amore,
è il
paradigma dei nostri destini. La Risurrezione. Non la distruzione.
Non
la catastrofe. Non l’olocausto planetario. Non la fine.
Non il
precipitare nel nulla. Coraggio, fratelli che siete avviliti,
stanchi,
sottomessi ai potenti che abusano di voi.
Coraggio, disoccupati.
Coraggio, giovani senza prospettive,
amici che la vita ha costretto ad
accorciare sogni a lungo cullati.
Coraggio, gente solitaria, turba
dolente e senza volto.
Coraggio, fratelli che il peccato ha intristito,
che la debolezza
ha infangato, che la povertà morale ha avvilito.
Il
Signore è Risorto proprio per dirvi che, di fronte a chi decide
di “amare”,
non c’è morte che tenga, non c’è tomba che
chiuda, non c’è macigno
sepolcrale che non rotoli via.
Auguri.
La luce e la speranza allarghino
le feritoie della vostra prigione.
La Pasqua frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze,
le malattie, i soprusi, e perfino la morte, dal versante giusto:
quello del «terzo giorno».
Da quel versante le croci sembreranno
antenne, piazzate per farci udire
la musica del cielo.
Le sofferenze del mondo non saranno per noi i
rantoli dell’agonia,
ma i travagli del parto. E le stigmate, lasciate
dai chiodi nelle
nostre mani crocifisse, saranno le feritoie attraverso
le quali
scorgeremo fin d’ora le luci di un mondo nuovo.
Pasqua, festa
che ci riscatta dal nostro passato!
Allora, Coraggio! Non temete! Non
c’è scetticismo che possa
attenuare l’esplosione dell’annuncio: “le cose vecchie sono passate:
ecco ne sono nate nuove”.
Cambiare è possibile. Per tutti. Non c’è tristezza antica che tenga.
Non ci sono squame di vecchi fermenti che possano resistere all’urto
della grazia…
La strada vi venga sempre
dinanzi e il vento vi soffi alle spalle e la
rugiada bagni sempre
l’erba cui poggiate i passi. E il sorriso brilli
sempre sul vostro
volto. E il pianto che spunta sui vostri occhi sia solo
pianto di
felicità. E qualora dovesse trattarsi di lacrime di amarezza e
di
dolore, ci sia sempre qualcuno pronto ad asciugarvele. Il sole entri
a
brillare prepotentemente nella vostra casa, a portare tanta
luce, tanta
speranza e tanto calore.
Don Tonino Bello
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