Nicolina Raimondo
Presentazione di S.E. Monsignor Giancarlo Maria Bregantini
Premessa
Condivisione di
una preghiera spontanea
Perché il Rosario
della Liberazione, della Guarigione,
del Perdono e dell’Eucarestia?
del Perdono e dell’Eucarestia?
Se non si
guarisce l’anima non si può arrivare alla preghiera vera, all’incontro
totale, autentico con Gesù.
10 buoni motivi per pregare il Rosario della Guarigione, della Liberazione, del Perdono e dell’Eucarestia.
10 buoni motivi per pregare il Rosario della Guarigione, della Liberazione, del Perdono e dell’Eucarestia.
1. Per meditare le parole di Gesù
2. Per confrontarci con la Sua parola.
3.
Per immergerci nelle storie di
vita affrontate
da Gesù, che sono le nostre storie, quelle storie problematiche che ci legano talmente da renderci malati nel corpo, nell’anima,
nella psiche, nello spirito, nel cuore, nell’io profondo conscio e inconscio, nella mente,
nelle azioni,nei pensieri.
da Gesù, che sono le nostre storie, quelle storie problematiche che ci legano talmente da renderci malati nel corpo, nell’anima,
nella psiche, nello spirito, nel cuore, nell’io profondo conscio e inconscio, nella mente,
nelle azioni,nei pensieri.
4. Per guardarci nello specchio della
pagliuzza del vicino e trovare la trave
nel nostro occhio.
5. Per riconoscere la nostra
cecità.
6.
Per accettare che siamo duri a comprendere.
del Suo aiuto, del Suo sostegno della Sua
forza: della Sua salvezza.
8. Per confessare che senza di Lui
non siamo niente.
9.
Per proclamare Cristo unico e solo
Dio della nostra vita
10. Per ammettere che Lui è sempre al nostro fianco a soccorrerci,
rialzarci,
incoraggiarci con il suo amore gratuito, la sua grande misericordia,
la sua
infinita bontà di Padre, e noi
dobbiamo solo prenderne coscienza
Gesù, nel mondo, è il Dio
invisibile, resosi visibile in Gesù Cristo.
Dio, incarnandosi in Cristo Gesù ha
assunto la natura umana, ha agito da uomo e
da uomo Dio si è relazionato con i
suoi contemporanei con atti e parole.
Anche oggi si relaziona con noi,
attraverso il Vangelo.
Gesù incontra l’uomo nella sua
totalità, entra in comunione viva con lui, denuncia,
sottolinea, fa emergere
dal profondo i suoi atteggiamenti sbagliati –giudei e farisei
–istruisce e
interviene nella sua vita.
Gli incontri di Gesù con le
persone hanno come fine e risultato la salute e la
guarigione.
La salute non
solo fisica, ma l’armonia delle componenti della persona, la totalità
del suo
essere, o addirittura la sua restituzione alla vita, nel duplice senso della
parola, vita fisica e vita spirituale, il miracolo della vita nella sua
pienezza: il
miracolo, simbolo e segno
di salvezza e di amore.
“Abbiamo contemplato o Dio le meraviglie del tuo Amore”. Per Contemplare il
passaggio di Dio nella nostra
vita abbiamo bisogno di saper interpretare i segni
del suo Amore.
Tocca a noi non sciupare i segni di Dio. Sant'Agostino ci esorta a non
lasciar
passare invano la grazia “Temo Gesù che passa”.
Noi dobbiamo imparare a riconoscere e interpretare i miracoli di Gesù
nella
nostra vita per essere incontrati
da Lui perché anche a noi viene offerta la
salvezza, la liberazione da ogni
male e la guarigione: ci viene offerta la restituzione
alla vita e il cibo di
vita eterna.