mercoledì 21 marzo 2012

LA RELAZIONALITA'



N icolina Raimondo

                La relazionalità all’origine dell’identità personale

                                                                        
    


 La “relazionalità” sta all’origine della identità personale. 
Non c’è prima un “io” e poi le relazioni che l’io stabilisce liberamente con gli altri. Ci sono le relazioni dalle quali nasce il senso della propria identità. Il bambino è in relazione con la madre e da quella relazione scopre chi è; prende coscienza poco alla volta della sua identità.
La crescita  dell’identità personale passa attraverso la consapevolezza di essere persona: soggetto pensante, operante e relazionante, dotato di coscienza di sé.
 Quando si compie tale percorso si può dire che si diventa “adulti”.
Adulto  e’ colui che esprime compiutamente le potenzialità della persona. La persona è un essere razionale dotato di coscienza di sé e in possesso di una propria identità.
L’adultità dovrebbe essere sinonimo di autonomia e responsabilità, ma spesso non è così, come spiegano Muriel James- Dorothy Jongeward, collaboratrici di E. Berne,  in Nati per vincere,“Tutti abbiamo la capacità di raggiungere un certo grado di autonomia, ma, nonostante si tratti di un diritto naturale dell’essere umano, pochi la raggiungono realmente”.
 Molte volte si pensa di essere autonomi/ liberi, invece, si è ingabbiati in legami invisibili, come dicono sempre le collaboratrici di E Berne,  in Nati per vincere, “ si  illude di aver conquistato l’autonomia colui che pensa di essere riuscito a cambiare il suo copione quando ne ha cambiato in realtà solo lo scenario oppure i personaggi o i costumi: ma non ne ha cambiato l’essenza fondamentale”.
 Per es. la persona si sposa per andarsene di casa e mette in atto con il marito/moglie gli stessi comportamenti che aveva con i genitori, poi arriva a scegliere la separazione, come soluzione di distanza, per porre fine ad un malessere che non sa più gestire.
Diventare autonomo significa separarsi, distinguersi, farsi individuo e soggetto: la separazione è tappa fondamentale nel processo di crescita del bambino, che si affranca dalle figure genitoriali.
Distinguersi e nascere come soggetti ha sempre a che fare con un separarci dal collettivo e da una vecchia identità.
Passare da un rapporto interdipendente e spesso simbiotico ad uno più intersoggettivo, sembra molto difficile, ma necessario.
Imparare a riconoscere e accettare i  giochi delle relazioni è la sola strada per non ripetere copioni infantili e affrancarsi dalle loro dinamiche
Diventare adulti vuol dire diventare persone autonome essere in grado di governare se stesso e di determinare il proprio destino; essere in grado di  assumersi la responsabilità delle proprie azioni e dei propri sentimenti e di abbandonare i modelli di comportamento ingiustificati e non adatti al “qui e ora”.
Se questo non avviene si resta persone psicologicamente immature pur avendo una maturità anagrafica.


   

                      

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