mercoledì 16 novembre 2011

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Nicolina Raimondo
nicolrai@yahoo.fr



Counselor Trainer
Scuola di Counseling Relazionale
 Prevenire è Possibile
 http://www.prepos.it/


   L’IMPORTANZA DELL’EDUCAZIONE
 

 



 Lo scopo dell’Educazione

Nel percorso per il raggiungimento dell’autonomia e della consapevolezza l’educazione e l’amore che si ricevono in famiglia sono fondamentali.

Rousseau nell’Emilio, dice che l’educazione dell’uomo è richiesta dalla sua stessa natura: "Si migliorano le piante con la coltivazione, e gli uomini con l’educazione”.


 Migliorare significa far crescere ciò che esiste già e che bisogna condurre fuori, liberare, scoprire qualcosa che è nascosto: è questa la finalità prioritaria dell’educazione, racchiusa nella sua stessa etimologia.

Educare è il processo educativo- formativo che persegue il pieno sviluppo della persona umana nella sua integralità, promuove le facoltà intellettuali, le qualità morali, l’autonomia e la creatività, favorisce lo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale, sostiene nella progressiva assunzione di responsabilità, crea le condizioni per formare capacità, atteggiamenti, motivazioni, interessi, disponibilità ad apprendere, ad operare, ad agire.


Educare all’affettività è educare alla formazione della Persona nella sua interezza; è educare al senso del limite, della propria finitezza e all’accettazione dell'altro: l’altro ci aiuta a superare l’illusione di onnipotenza narcisistica di cui oggi il mondo è malato.
 
Quando l’educazione in famiglia non viene esperita nel senso di educere ela madre non esplica il suo ruolo di madre con amore e dedizione ma attua strategie manipolatorie, diventamolto faticosoinnescare il processo di maturazione della personalità, di separazione ed individuazione, la separazione come uscita dalla fusione simbiotica con la madre e l’individuazione come assunzione da parte del figlio delle proprie caratteristiche individuali.
Poiché, l’azione educativa mira a far diventare una persona sempre più se stessa, facendo emergere tutte le sue potenzialità, è indispensabile e-ducare l’educazione stessa, liberarla dalla presenza di implicite strategie e finalità manipolatorie.
 
 
Educazione e manipolazione

 
Anche la manipolazione è una “educazione”, ma non aiuta a crescere come l’Educazione autentica, non è un e- ducare, un e –ducere, ma è un processo riduttivo dell’essere umano, influisce sulla sua personalità, non attacca direttamente la  libertà e la volontà, ma per vie indirette lavora sull’inconscio e sul subcosciente, è una tirannia occulta che rende la persona dipendente dagli altri, dagli eventi o dalle cose.
Per questo motivo è indispensabile saper operare una distinzione tra educazione e manipolazione: si manipola una persona tutte le volte che si inculca qualcosa che non favorisce la sua crescita personale, ma che la influenza sminuendola.
Non è facile capire la manipolazione e la sua finalità perché è un’azione subdola e lenta che  penetra “dolcemente“ nella mente del destinatario modificandone pensiero ed azioni.
Chi manipola non si pone il problema del rispetto della dignità e della libertà del destinatario,  persegue i suoi obiettivi che non sono certamente quelli del bene dell’altro ma che fa apparire come tali. In tal caso il canale affettivo diventa un pretesto per innescare meccanismi di dipendenza e creare compromessi e coalizioni, attraverso strategie manipolatorie, che generano sensi di colpa, processi di ricatto affettivo e rendono invischiati i rapporti tra i membri della famiglia.
Per tutto quanto sopra detto, i genitori sono preposti secondo natura ad amare ed educere i figli, tenendo sempre presente che è educativo tutto ciò che promuove lo sviluppo e il miglioramento delle loro capacità di scegliere e di essere autonomi.
I genitori hanno il precipuo compito morale ed umano di aiutare i figli a crescere e migliorare, come dice Rousseau, piuttosto che interrompere e manipolare la loro maturazione e il loro miglioramento.
Ma per attuare tale loro compito è necessario che essi stessi abbiano percorso la strada della loro crescita personale, del resto si può dare agli altri solo ciò che si conosce e si possiede personalmente.

 



 
 



L’educazione consiste in sostanza nel fatto che l’uomo divenga sempre più umano, che possa essere di più e non solamente che possa avere di più, e che, di conseguenza, attraverso tutto ciò che egli ha, tutto ciò che egli possiede, sappia sempre più pienamente essere uomo.”
 
(Giovanni Paolo II) 



 

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