giovedì 23 maggio 2013






Da genitore a nonno: il grande cambiamento

Il passaggio da genitore a nonno  non riguarda l'età ma è un passaggio esistenziale e richiede  un lavoro su se stessi che deve  portare alla cosciente consapevolezza di:
1.      passare il testimone del ruolo organizzativo e responsoriale perchè d’ora in avanti i genitori sono il figlio e la nuora (o genero e figlia).
2.      Cambiare lo sguardo sui figli: non guardarli più come bambini ma, guardarli alla pari cioè siamo genitori entrambi e se i figli possono avere delle responsabilità nel mondo del lavoro (che ci fanno piacere e di cui siamo orgogliosi) possono e devono averle anche nella loro vita privata e noi genitori glielo dobbiamo concedere, li dobbiamo lasciare liberi anche di sbagliare. Possiamo non condividere le loro scelte ma le dobbiamo accettare. 
3. sciogliere le corde invisibili ed evitare le espressioni subdole

Le relazioni familiari
La famiglia è un sistema, non un gruppo di individui che stanno insieme per caso, per  cui quando ci sono delle tensioni tra due persone è tutto il sistema a risentirne
Se i nonni vogliono avere dei rapporti sereni con i nipoti, devono cercare di averli prima con i genitori, cioè i loro figli, e poi con i nipoti.     
Alcuni discernimenti o regole sono necessari in questa collaborazione che  mette in gioco tutto il sistema valoriale, educativo, affettivo e relazionale dei nonni. 

manifesto o  decalogo genitori/figli

1.      I figli adulti devono svincolarsi dalla propria famiglia d’origine per formarne una propria. I genitori devono facilitarli in questo compito.
2.      Rispettare la coppia e la sua autonomia. Molti conflitti tra generazioni nascono per invasioni inopportune e gratuite.
3.      Atteggiamenti assillanti e intrusivi, tentativi di sostituirsi ai genitori presso i nipoti, sono sempre all’origine dei conflitti con i figli, e ancor di più con generi e nuore che, essendo cresciuti in un’altra famiglia, sono meno disposti a scusare, a comprendere ed accettare certi comportamenti
4.      Ricordare che “viziare un po’ i nipoti non significa mettersi in aperto contrasto con i principi educativi dei genitori minandone l’autorità.
5.      Tocca alle mamme capire che è anacronistico e controproducente continuare a trattare i propri figli come se fossero dei bambini dipendenti, chiedere loro un’obbedienza, un tipo di confidenza o dei “doveri” che possono mettere in crisi il rapporto di coppia.
6.      Un figlio adulto può ascoltare i consigli dei genitori, ma deve decidere in proprio.
7.      Stabilire confini chiari tra le persone: qual  è il mio ambito  e quale il tuo
8.      sapere che cosa si può fare per venirsi incontro senza mettere in discussione l’autonomia di ognuno;
9.      Essere consapevoli di quali "no" si possono dire con fermezza, e quali "sì" senza paura di apparire deboli o sottomessi.
10. Responsabilità e maturità  relazionale senza imposizioni, ricatti e manipolazioni.

Compito dei nonni è cercare di risolvere i conflitti invece di suscitare  guerriglia.
Capita a volte di scontrarsi su taluni argomenti non tanto perché si hanno delle forti convinzioni in materia, ma per vincere,  per gratificare l’amor proprio. 
Per andare d’accordo nell’ambito della parentela, è importante tenere a freno l’impulso a  voler avere sempre ragione. E se ci sono delle incompatibilità evidenti non è necessario frequentarsi con assiduità, né esprimere in modo  provocatorio le proprie divergenze.
Saggezza significa raggiungere una trgua con gli altri e con sé stessi.
E se i propri genitori o suoceri sono stati invadenti e dispotici non è un motivo valido per reiterare, un copione che genera malintesi e incomprensioni.
 E’ sempre possibile cambiare, anche a sessant’anni.




Nessun commento:

Posta un commento