Da genitore a nonno: il grande cambiamento
Il passaggio da genitore a nonno non riguarda l'età ma è un passaggio esistenziale e richiede un lavoro su se stessi che deve portare alla cosciente consapevolezza di:
1. passare il testimone del ruolo organizzativo e
responsoriale perchè d’ora in avanti i genitori sono il figlio e la nuora (o
genero e figlia).
2. Cambiare lo sguardo sui figli: non guardarli più come
bambini ma, guardarli alla pari cioè siamo genitori entrambi e se i figli
possono avere delle responsabilità nel mondo del lavoro (che ci fanno piacere e
di cui siamo orgogliosi) possono e devono averle anche nella loro vita privata
e noi genitori glielo dobbiamo concedere, li dobbiamo lasciare liberi anche di
sbagliare. Possiamo non condividere le loro scelte ma le dobbiamo accettare.
3. sciogliere le corde invisibili ed evitare le espressioni subdole
Le relazioni familiari
La famiglia è un sistema, non un gruppo di individui che stanno insieme per caso, per cui quando ci sono delle tensioni tra due persone è tutto il sistema a risentirne.
Se i nonni vogliono avere dei rapporti sereni con i nipoti, devono cercare di averli prima con i genitori, cioè i loro figli, e poi con i nipoti.
Alcuni discernimenti o regole sono necessari in questa collaborazione che mette in gioco tutto il sistema valoriale, educativo, affettivo e relazionale dei nonni.
manifesto o decalogo genitori/figli
1. I figli adulti devono svincolarsi dalla propria famiglia
d’origine per formarne una propria. I genitori devono facilitarli in questo compito.
2. Rispettare la coppia e la sua autonomia.
Molti conflitti tra generazioni nascono per invasioni inopportune e gratuite.
3. Atteggiamenti assillanti e intrusivi, tentativi di sostituirsi ai genitori presso i nipoti,
sono sempre all’origine dei conflitti con i figli,
e ancor di più con generi e nuore che, essendo
cresciuti in un’altra famiglia, sono meno disposti a scusare, a comprendere
ed accettare certi comportamenti
4. Ricordare che “viziare un po’ i nipoti non significa
mettersi in aperto contrasto con i principi educativi dei genitori minandone
l’autorità.
5. Tocca alle mamme capire che è anacronistico e
controproducente continuare a trattare i propri
figli come se fossero dei bambini dipendenti, chiedere loro un’obbedienza, un tipo di confidenza o
dei “doveri” che possono mettere in crisi il rapporto di coppia.
6. Un figlio adulto può ascoltare i consigli
dei genitori, ma deve decidere in proprio.
7. Stabilire confini chiari tra le persone: qual è il mio ambito e quale il tuo
8. sapere che cosa si può fare per venirsi incontro senza
mettere in discussione l’autonomia di ognuno;
9. Essere consapevoli di quali "no"
si possono dire con fermezza, e quali "sì" senza
paura di apparire deboli o sottomessi.
10. Responsabilità e maturità relazionale senza imposizioni, ricatti e
manipolazioni.
Capita a volte di scontrarsi su taluni argomenti non tanto perché si hanno delle forti convinzioni in materia, ma per vincere, per gratificare l’amor proprio.
Per andare d’accordo nell’ambito della parentela, è importante tenere a freno l’impulso a voler avere sempre ragione. E se ci sono delle incompatibilità evidenti non è necessario frequentarsi con assiduità, né esprimere in modo provocatorio le proprie divergenze.
Saggezza significa raggiungere una trgua con gli altri e con sé stessi.
E se i propri genitori o suoceri sono stati invadenti e dispotici non è un motivo valido per reiterare, un copione che genera malintesi e incomprensioni.
E’ sempre possibile cambiare, anche a sessant’anni.
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