I NONNI: Nuovi ruoli
Nicolina Raimondo
Ogni persona, nel viaggio della vita, svolge, in ambito familiare e
sociale,
diversi ruoli, esperienze ed attività, a seconda delle fasce di vita che
Herman Esse, nel suo romanzo, definisce "Le stagioni della vita".
Herman Esse, nel suo romanzo, definisce "Le stagioni della vita".
Gli eventi normali dello scorrere del
tempo portano l’ individuo a vivere
continuamente nuovi ruoli che non sempre escludono i precedenti per
esaurimento, ma spesso si aggiungono ai precedenti in convivenza, e
tutti o
quasi li accettiamo con gioia e soddisfazione.
Ci sono eventi che rivoluzionano
la vita dal lato emozionale , affettivo,
organizzativo e relazionale del nucleo familiare quali: il matrimonio,la
nascita di un figlio, l’ingresso nel mondo del lavoro, poi ci sono anche
eventi
dolorosi quali la malattia , la morte di un congiunto, e oggi
aggiungiamo anche
il divorzio.
Ogni evento cambia i dinamismi affettivi e relazionali e richiede
una riassegnazione dei ruoli che a sua volta esige nuove conoscenze,
nuove competenze e nuovi ruoli.
Ogni evento cambia i dinamismi affettivi e relazionali e richiede
una riassegnazione dei ruoli che a sua volta esige nuove conoscenze,
nuove competenze e nuovi ruoli.
La nascita di un nipote, sconvolge i dinamismi relazionali dei
diversi
componenti della struttura familiare, dai genitori fino ai neo nonni
perché
nascono nuovi rapporti su scala trigenerazionale, con forti
implicazioni,
emotive, affettive e sentimentali.
Spesso i nonni stabiliscono con i nipoti un rapporto diretto,
profondo,
molto solido, talvolta in armonia coi genitori, talvolta in contrasto
con loro.
La nonnità, vissuta secondo le caratteristiche individuali di ogni
persona,
comporta una riassegnazione e ridefinizione di ruoli, nuove competenze
e nuove funzioni, risveglia nuove
energie e da nuove soddisfazioni, ma
può anche far sorgere conflitti e
involuzioni:
- alcuni assumono positivamente il ruolo di nonno, considerandolo
un'esperienza gratificante, un nuovo motivo di vita che permette loro
di
mantenere la propria funzione generativa;
- altri pensano che essere nonni significa essere diventati vecchi,
inutili,
sostituiti dai figli - divenuti genitori - esclusi dal campo della
fertilità
e della procreazione, fino a giungere ad un rifiuto del ruolo stesso.
In passato i nonni erano identificati con gli anziani, e i loro
problemi
erano quelli della terza età; invece si è compreso che si tratta di due
categorie di persone diverse, da osservare separatamente perché non
tutti gli anziani sono nonni e non tutti i nonni sono anziani.
erano quelli della terza età; invece si è compreso che si tratta di due
categorie di persone diverse, da osservare separatamente perché non
tutti gli anziani sono nonni e non tutti i nonni sono anziani.
Per essere nonni è
necessario avere un figlio diventato padre a sua volta,
ed è molto frequente
diventare nonni intorno ai 50 anni, quando si è
ancora in piena attività lavorativa, appena andati in pensione,
oppure, in questo momento storico , si è perso il lavoro.
ancora in piena attività lavorativa, appena andati in pensione,
oppure, in questo momento storico , si è perso il lavoro.
Dunque oggi essere nonni è
diventato un ruolo nuovo non paragonabile
a quello tradizionale del nonno patriarca,
custode di cultura e saggezza,
legato al mondo contadino.
I profondi cambiamenti avvenuti
nella società e nella famiglia hanno
creato una nuova immagine del nonno, così come hanno cambiato i
rapporti tra genitori e figli.
Non ci sono modelli con cui confrontarsi, la "nonnità" richiede
atteggiamenti e comportamenti diversi rispetto al passato: è
un'esperienza non paragonabile a quella tradizionale e comporta
una vera e propria reinvenzione.
Il ruolo che i nonni oggi devono assumere non trova rispondenza
nell'immagine tradizionale che ci portiamo dentro e questo
può comportare notevoli difficoltà di adattamento alla nuova realtà
che i nipoti rappresentano.
E' sbagliata l' espressione: "Ai miei tempi non si faceva così"; e nello
stesso tempo, la cultura diversa, di cui è portatore il nonno, nella
nostra società multimediale e multirazziale, può costituire per il
nipote l'occasione per allargare i propri orizzonti e superare
gli ostacoli culturali.
creato una nuova immagine del nonno, così come hanno cambiato i
rapporti tra genitori e figli.
Non ci sono modelli con cui confrontarsi, la "nonnità" richiede
atteggiamenti e comportamenti diversi rispetto al passato: è
un'esperienza non paragonabile a quella tradizionale e comporta
una vera e propria reinvenzione.
Il ruolo che i nonni oggi devono assumere non trova rispondenza
nell'immagine tradizionale che ci portiamo dentro e questo
può comportare notevoli difficoltà di adattamento alla nuova realtà
che i nipoti rappresentano.
E' sbagliata l' espressione: "Ai miei tempi non si faceva così"; e nello
stesso tempo, la cultura diversa, di cui è portatore il nonno, nella
nostra società multimediale e multirazziale, può costituire per il
nipote l'occasione per allargare i propri orizzonti e superare
gli ostacoli culturali.
Oggi si dedica molta attenzione
alla figura del nonno come fonte
di promozione e di dialogo per tutti i componenti della famiglia.
di promozione e di dialogo per tutti i componenti della famiglia.
Molte ricerche sull’argomento
cercano di offrire un contributo alla
riscoperta e alla valorizzazione del potenziale educativo dei nonni,
ricchi di risorse e in grado di offrire ai genitori e agli enti educativi
(non sempre portatori di autentici valori pedagogici) un valido
apporto per l'umanizzazione e lo sviluppo dell'identità personale nei
giovani d'oggi. (continua)
riscoperta e alla valorizzazione del potenziale educativo dei nonni,
ricchi di risorse e in grado di offrire ai genitori e agli enti educativi
(non sempre portatori di autentici valori pedagogici) un valido
apporto per l'umanizzazione e lo sviluppo dell'identità personale nei
giovani d'oggi. (continua)
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