La donnità
Non voglio ripercorrere la storia della condizione della donna nella società, voglio partire dal dicembre I977 quando l'Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione proclamando una «giornata delle Nazioni Unite
per i diritti della donna e la pace internazionale» da osservare dagli
stati membri in un qualsiasi giorno dell'anno, in accordo con le
tradizioni storiche e nazionali di ogni stato. Con questa
risoluzione, l'Assemblea riconosceva il ruolo della donna negli sforzi di
pace e riconosceva l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di
aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne
alla vita civile e sociale del loro paese.
Oggi 2013 a che punto siamo, in Italia, stato membro, sulla realizzazione di quella risoluzione? ......
Si potrà raggiungere "la piena e paritaria partecipazione della donna
alla vita civile e sociale" senza il paritario riconoscimento di persona, senza il riconoscimento della paritaria dignità?
Molto c'è da fare ancora per il riconoscimento della dignità, ma, tutto dipende dall'educazione, dalle relazioni vigenti in famiglia, dagli esempi che diamo, anche non volendo, dal rispetto che abbiamo dell'altro , cioè da ciò che trasmettiamo con i modi di fare, di parlare e di agire, tutto quello che non ha bisogno di parole ma che si respira nell'aria, si sente in uno sguardo, in un sorriso, in un gesto anche insignificante.
Voglio dire a tutte le donne che lottano, che si impegnano, che fanno di queste problematiche i loro ideali, ma, anche alle donne del silenzio, che agiscono nella vita quoitidiana, che dobbiamo andare alla riscoperta della donnità, della condizione di donna, del ruolo di donna e saperlo vivere in tutte le sfaccettature, in tutti i momenti, in tutte la circostanze.
Noi non siamo le rivali dell'uomo, ma siamo quell'essere chiamato donna che ha in sé quel quid che distingue, che fa diverso l'essere uomo dall'essere donna, quel quid che è la nostra peculiarità fondamentale perché noi veniamo da Venere e gli uomini vengono da Marte.
Ricordiamoci, che noi ci stiamo sempre, tutti giorni, 365 giorni all'anno, e chiediamo rispetto ogni minuto ogni secondo, ma dobbiamo essere coscienti e consapevoli che il rispetto che chiediamo passa attraverso il rispetto che ognuno ha di sé stesso.
Riappropriamoci, noi donne, della nostra donnità e dignità per poterla difendere e per poterla trasmettere.
Quello che trsasmettiamo ai nostri figli essi lo riproporranno nei loro comportamenti.
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