lunedì 7 gennaio 2013

FESTA: ARIA DI FAMIGLIA



aria di famiglia   
 neva biagiotti
                     
    
 
Le feste e i loro preparativi, i possibili menù, la  spesa  insieme, la cura del momento in cui 
la famiglia sarà tutta intorno alla tavola. E fra le possibili scelte, il ricordo dei gusti dei 
commensali, il cercare di fare a tutti cosa gradita, offrire quella piccola attenzione 
che testimonia conoscenza e affettività.
 E preparare, cucinare  non è una fatica ma un dono d’amore, è un vedere uno per uno 
tutti nella loro personale particolarità. E’ come dire:
 “Siediti a questa mensa di tutti, ma che sarà congeniale anche a te.
 Sa di famiglia ma sa anche di te. E sa di me... di lui... di lei... di loro”. 
E il cibo è buono anche se non perfetto perché sa dell’amore di chi l’ha preparato e sa 
dell’amore di chi si siede con piacere a quella mensa...
E sa di radici, sa di ricordi, sa di pensieri volati a chi non c’è ma è nel cuore di tutti...
 anche quei pensieri comuni permeati di dolce e sottile tristezza sanno di famiglia 
e di radicamento comune. Sanno di una venatura di sentire che ci appartiene e ci connota,
 come la venatura colorata nel blocco di marmo bianco.
 Ma siamo un blocco morbido, duttile, con i confini che si allargano e si restringono, 
si dilatano, si articolano, ma all’interno c’è il cuore del senso di famiglia che batte in 
sordina, ma con costanza, con una lenta e soffice determinazione.
E circola bontà e affetto l’uno per l’altro... ma circola anche una certezza: 
anche se saremo ad altre mense e in altri luoghi, saremo sempre vicini col cuore.
Ed hanno senso gli sforzi, i sacrifici e la volontà di costruire questa aria di famiglia 
che ci avvolge senza costringerci, con delicatezza e rispetto.
 Poi via tutti, ognuno per la sua strada, ma con l’affetto nel cuore, 
quel filo invisibile che ci unisce ma ci lascia liberi.
 Perché è vero affetto, voler  bene all’altro, vicino o lontano da noi.   

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