giovedì 7 aprile 2011

daniela troiani- storia di laura : il ritocchino


                                                                 



 



 
STORIA DI LAURA: IL RITOCCHINO
     


Laura è furibonda dopo aver parlato con il suo capo, un sessantenne afflitto dalla paura di invecchiare e dal culto delle apparenze.



La donna è una quarantenne di bel aspetto con eccellenti competenze commerciali: la responsabile del marketing per una grande catena di gioiellerie.
E' piuttosto ricercata e spesso si occupa anche di formare i nuovi venditori, proprio perché è una responsabile sensibile e molto preparata.
Tuttavia nel corso dell'ultimo training da lei condotto ha avuto un battibecco pesante con uno dei partecipanti, che è andato a brontolare con il suo capo.



Poiché il comportamento professionale di Laura è stato ineccepibile, il corsista offeso ha cominciato a denigrare Laura dal punto di vista fisico, dicendo al capo che era impressionato dal suo seno troppo grande.



Laura è sempre stata assolutamente orgogliosa del suo seno: é una quarta abbondante, ma lei ha un corpo morbido, alto e mediterraneo. Riceve ancora tantissimi complimenti e gli uomini la guardano ancora affascinati dal suo incedere fiero e disinvolto.



E' raccapricciata dalle parole del capo, che con cattiveria l'ha apostrofata:



"Te lo devi far ridurre, cara la mia strafigona. Devi accettare l'idea che gli anni passano!! Io ho messo il taoupet e tu  ti rifai il seno!"



E quando ha ribattuto  che le sue competenze sono inattaccabili, l'uomo  ha ribadito con freddezza:



"Laura, devi farti un ritocchino. Non è un consiglio..."



La donna è allibita: che fare ora?



Laura si dibatte tra il desiderio impulsivo di dimettersi immediatamente e il diritto sacrosanto ad andare avanti nella sua carriera, in un posto che finora ha difeso con le unghie e con i denti...



 



Lo spunto per questo racconto me lo ha dato una mia cliente, incredula di fronte alla richiesta del suo direttore.



La questione del "ritocchino" sta divenendo pressante in un mondo in cui la donna diviene sempre più un'immagine stereotipata, l'immagine ritoccata di una pagina patinata e bidimensionale, dove l'identità personale, lo spessore umano, le qualità individuali, sono annullate in funzione delle regole di un mercato drogato dai pubblicitari, dai giornalisti, da parolai di varia natura, che fanno e disfano l'immagine della donna, dimenticando sempre di più che dentro al vestito c'é una persona.



Il vero problema, tuttavia, è che sono le donne stesse a dimenticare di essere persone,a trascurare il loro essere tridimensionale, allo scopo di assottigliarsi sempre di più per entrare negli spazi sempre più angusti lasciati vuoti da uomini sempre meno eroici e sempre più narcisi, alla ricerca di oggetti belli da esibire, più che di compagne con le quali condividere.



Il vero problema sono le donne, tanto disperate rispetto alle loro capacità, da accettare il ruolo di oggetti inanimati, pur di trovare un posto in prima fila, un posto da VIP, solo per essere la donna di questo o l'amante di quello, un posto conquistato con il pelo ...sullo stomaco, più che con la determinazione del desiderio.
E vivono di paura queste donne, di paura di non essere sufficientemente sottili, evanescenti, finanche trasparenti.
E vivono di paura perché non sanno che il loro valore è indipendente dal valore che danno loro gli altri calcolandole a peso come le mucche.
Laura non è così.
E' fiera e orgogliosa di sé per quello che è, per quello che è diventata , con la fatica di chi a diciannove anni ha cominciato a lavorare in una gioielleria per mantenersi agli studi.
Sa di essere competente e di non aver bisogno di accettare un ricatto.
Se anche decidesse di lasciare questo posto di lavoro, a costo di ripartire da più in basso, comunque non le ci vorrà molto per tornare in alto.
Sa che il suo successo lavorativo dipende sopratutto dalla sua determinazione, dalla sua passione, dall'esperienza e dall'umiltà di ascoltare tutti, di imparare da tutti e di avere una fiducia salda, ferrea nella propria capacità di risolvere i problemi.
Laura non recriminerà.
Continuerà a lavorare con il suo seno  naturale, orgogliosa delle sue forme, ma sopratutto orgogliosa di essere ciò che è.



 
 Daniela Troiani
  Psicologa Clinica
 Counselor Relaziole
  Scuola di Counseling Relazionale
Prevenire è Possibile 

 

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