venerdì 15 luglio 2011

Tipologie di famiglie e stili educativi :La famiglia comunicativa

 


Nicolina Raimondo



nicolrai@yahoo.fr



Counselor Trainer
 Scuola di Counseling Relazionale
 Prevenire è Possibile
 http://www.prepos.it/





La famiglia comunicativa


 


 Genitori  troppo “aperti e liberali “attivano uno stile educativo molto permissivo che è vissuto dai figli come  trascurante o di rifiuto.

I genitori esercitano uno scarso controllo sui figlimostrano affetto ma pretendono poco dagli stessi si preferisce facciano esperienza a loro modo.

In  effetti, tali genitori non sono capaci di controllare e sostenere i propri figli, e come sono disimpegnati nella sfera educativa  sono disimpegnati anche nella sfera affettiva.


 



 I figli sono poco assertivi, poco capaci di affermare e sostenere le proprie idee, immaturi, impulsivi, non si assumono responsabilità, evidenziano grandi difficoltà sia nella sfera cognitiva che in quella sociale.
 




 



 



La prima educazione si riceve in famiglia



 
Nel percorso per il raggiungimento dell’autonomia e della consapevolezza l’educazione e l’amore che si ricevono in famiglia sono fondamentali.

Rousseau nell’Emilio, dice che l’educazione dell’uomo è richiesta dalla sua stessa natura : "
Si migliorano le piante con la coltivazione, e gli uomini con l’educazione”.

 Migliorare significa far crescere ciò che esiste già e che bisogna condurre fuori, liberare, scoprire qualcosa che è nascosto: è questa la finalità prioritaria dell’educazione, racchiusa nella sua stessa etimologia.

Educare è il processo educativo- formativo che persegue il pieno sviluppo della persona umana nella sua integralità, promuove le facoltà intellettuali, le qualità morali, l’autonomia e la creatività, favorisce lo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale, sostiene nella progressiva assunzione di responsabilità, crea le condizioni per formare capacità, atteggiamenti, motivazioni, interessi, disponibilità ad apprendere, ad operare, ad agire.


Educare all’affettività è educare alla formazione della Persona nella sua interezza; è educare al senso del limite, della propria finitezza e all’accettazione dell'altro: l’altro ci aiuta a superare l’illusione di onnipotenza narcisistica di cui oggi il mondo è malato.

Quando l’educazione in famiglia non viene esperita nel senso di educere e la madre non esplica il suo ruolo di madre con amore e dedizione ma attua strategie manipolatorie, diventamolto faticoso innescare il processo di maturazione della personalità, di separazione ed individuazione,la separazione come uscita dalla fusione simbiotica con la madre e l’individuazione come assunzione da parte del figlio delle proprie caratteristiche individuali.

Poiché, l’azione educativa mira a far diventare una persona sempre più se stessa, facendo emergere tutte le sue potenzialità, è indispensabile e-ducare l’educazione stessa, liberarla dalla presenza di implicite strategie e finalità manipolatorie.

 

 

 



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